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Il carcinoma mammario viene suddiviso in “non invasivo o in situ” ed invasivo.
Il carcinoma in situ comprende:
Il carcinoma duttale in situ è rappresentato da una popolazione di cellule maligne ancora contenute all’interno di un dotto e circondate da membrana basale, senza possibilità di metastatizzare.
Il carcinoma globulare in situ è costituito da una proliferazione di cellule rotondeggianti, scarsamente coese tra loro, con nuclei di forma regolare e piccoli nucleoli, all’interno di dotti o duttali terminali.
Tale carcinoma è solo raramente associato a calcificazioni e non si presenta come massa.
Il carcinoma invasivo comprende:
- carcinoma duttale (non altrimenti specificato)
- carcinoma globulare
- carcinoma midollare
- carcinoma colloide
- carcinoma tubulare
- carcinoma papillifero.
Tra tutti i suddetti quello più frequente è il “carcinoma duttale invasivo non altrimenti specificato”.
Esso rappresenta il 70-80% di tutti i carcinomi mammari riconoscibili a particolari sottotipi.
Microscopicamente è caratterizzato da un nodulo di 1-2 cm di diametro, di consistenza dura per l’aumento di stroma fibroso e denso che il tumore stesso produce, pertanto si forma il carcinoma scirroso.
Proprio per la sua evoluzione in tumore infiltrante alla palpazione è fisso alla parete toracica, oppure provoca un infossamento della cute sovrastante o retrazione del capezzolo.
Al centro della lesione ci sono piccole aree puntiformi o striature di necrosi e focolaio calcifico.
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